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Arezzo – Claudia Koll – 27 Aprile 2019

 

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“Mi sono trovata a lottare contro il maligno e mi sono resa conto che nulla mi avrebbe salvato. Non il denaro, non il successo, non gli amici importanti“.

Claudia Koll è nata a Roma nel 1965 da una famiglia italo romena e, volendo fare l’attrice, frequenta corsi di teatro che le consentono di affacciarsi nel mondo del cinema con un erotico d’autore firmato Tinto Brass. L’incontro con il grande pubblico avviene, però, a Sanremo, insieme a Pippo Baudo ed Anna Falchi e, solo successivamente, arriva anche la popolarità delle fiction tv.

Quello che colpisce di lei, oltre alla bellezza immutata, è il cambio repentino di rotta. La sua sembrava una vita segnata dal successo da rotocalchi, ospitate e vestiti firmati ma Dio aveva altri progetti. Claudia Koll è oggi grande testimone di un miracolo: il miracolo della conversione. Lei ci mostra, attraverso la sua esperienza, come Dio cambi i cuori. “Mi sono scontrata frontalmente con il male. Non ero una vera cristiana  e non mi sottraevo a nessuna esperienza perché chi non crede in Dio finisce per credere a tutto“.

Lei riferisce in incontri pubblici che fu la meditazione trascendentale a portarla definitivamente fuori strada. Quella pratica le era utile per trovare concentrazione nel suo lavoro di attrice.  “Ero molto forte allora ed il punto di svolta avvenne dopo uno scontro con la mia agente. Mentre imponevo la mia linea mi resi  conto di quanto lei fosse rimasta male. In quel momento, dentro di me qualcosa mi impose di odiarla. Il maligno non ci lascia liberi, vuole dominarci. E’ Dio che ci lascia liberi”.  Durante le sue testimonianze pubbliche lei parla proprio di uno scontro fisico con il maligno, al quale si è opposta con tutte le sue forze umane:  “Ho cominciato ad invocare Dio contro il maligno, lo faceva mio nonno. E’ il Battesimo che mi ha salvata e la preghiera del il Padre nostro. Stringendo fra le mani un crocifisso ho cominciato a camminare in lungo ed in largo per la stanza. Nel momento in cui la mia preghiera è diventata un grido dell’anima il Signore mi ha liberata. Il mio respiro è tornato profondo ed ho sentito il silenzio. Il silenzio dei pensieri, silenzio delle preoccupazioni, nel quale io ho trovato pace. Quanto stupore. Non ero meritevole ma in quel momento ho avvertito distintamente Dio come Padre. Ho subito sentito il bisogno di tornare e di sostare in Chiesa, nella casa di Dio.” Lei riferisce che è il Salmo 114 che meglio descrive il suo stato di allora “Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: “Ti prego, liberami, Signore”.

Il 27 Aprile 2019, alle 17,15 nella Chiesa di Saione (Piazza Saione), ad Arezzo, Claudia Koll racconterà la sua esperienza di conversione alla luce della “Divina Misericordia” –

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Giovanni Floris – Arezzo –

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Giovanni Floris ad Arezzo presenta il suo ultimo libro “Quella notte sono io” – Circolo Artistico – 11 Novembre 2016 – ore 17.30 – Passioni Festival –

“La memoria è un animale strano. Passi una vita a cercare di domarla, a convincerti che ci sei riuscito e poi basta un attimo per renderti conto che sei solo un illuso.” Il tema del libro è un episodio di violenza in un contesto giovanile, un caso che ci provoca una riflessione sulle responsabilità che abbiamo nei confronti del nostro futuro.

Giovanni Floris, uno dei giornalisti italiani più apprezzati, è dal 2014, con l’uscita del suo primo romanzo “Il confine di Bonetti”, anche uno scrittore. Nel 2016 esce “La prima regola degli Shardana” – entrambi Feltrinelli.

Nato a Roma, nel 1967, da famiglia di origini sarde (il padre Bachisio è stato un famoso autore televisivo), ha una nonna toscana e vive nei pressi di Cortona. Si forma come allievo di illustri accademici del diritto, tra cui l’ex ministro della Difesa Antonio Martino. Dopo alcune collaborazioni con “l’Espresso” e “Il Messaggero”, nel 1996 viene assunto in RAI, dove, per la radio, prima si occupa di economia e in seguito conduce i programmi “Radio anch’io” e “Baobab”. Per lungo tempo è inviato all’estero, in particolare negli USA, e alla fine di questo periodo approda in TV, dando vita al talk show politico Ballarò. Trasmessa sulla terza rete dal 2002, la trasmissione diventa la principale ribalta per la politica nazionale, grazie anche al duraturo rapporto con il comico Maurizio Crozza e il sondaggista Nando Pagnoncelli. Nell’estate del 2014 passa a LA7, confermando la squadra vincente di Ballarò nel nuovo talk Dimartedì.

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Have e Glamorous week end –

Ad Arezzo per il prossimo 5 novembre il mensile “Glamour” ha organizzato una festa, un fine settimana dedicato alla moda intitolato “Have a Glamorous weekend – edizione autunno 2016″. L’iniziativa ha già coinvolto alcune città italiane, nella primavera scorsa e per l’edizione autunnale la scelta di una città Toscana è ricaduta su Arezzo. I negozi rimarranno aperti dalle 10 alle 20 per lo shopping ma sono in programma anche dj set oltre che la presenza di musicisti, per esibizioni da vivo, che tutti potranno avvicinare. “Have a Glamorous weekend” si svolgerà contemporaneamente alla Fiera Antiquaria e la combinazione dei due eventi potrebbe portare in città un numero di visitatori davvero consistente con ricadute positive nell’economia locale.
Arezzo sarà capitale della moda, anche se solo per un giorno, tanto che nel numero di Novembre di Glamour, che sarà in edicola il 20 di Ottobre, ci sarà il lancio dell’evento che coinvolgerà oltre che Arezzo, anche Verona e Catania. Mentre il numero di Dicembre conterrà un reportage della giornata aretina.

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Giornate Europee Patrimonio –

Giornate Europee del Patrimonio 2016 – Anche quest’anno la Fondazione Ivan Bruschi aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2016, promosse dal Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo per favorire e potenziare il dialogo e lo scambio in ambito culturale, con eventi e riduzioni speciali.

Sabato 24 Settembre – Casa Museo Ivan Bruschi –

Visioni – in collaborazione con Noidellescarpediverse e Universo Danza, un evento da non perdere adatto a tutte le età e per tutti coloro che hanno voglia di sognare. Una visita originale, suggestiva e straordinaria, con incontri a sorpresa che animeranno le stanze del museo tra musica, danza e teatro.

Inizio spettacolo: 21.15
Biglietto intero: € 10,00
Biglietto ridotto: € 6,00
per bambini 6-10 anni

Sabato 24 – Domenica 25 – Galleria Ivan Bruschi

Le età dell’oro
San Francesco di Margarito d’Arezzo
Reversed – Francesco Pignatelli

Sabato e Domenica sarà possibile visitare con un biglietto unico ridotto a € 6,00 sia la Casa Museo Ivan Bruschi che l’omonima Galleria in Piazza San Francesco

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“Lettere a Francesca” Enzo Tortora –

Francesca Scopelliti è la compagna, l’ultima, di Enzo Tortora, giornalista e conduttore della fortunata trasmissione televisiva “Portobello”. Tortora, nel 1983, finì in carcere per le dichiarazioni di un pentito camorrista. Incredulità, amarezza, dolore, questi i sentimenti legati all’accusa ingiusta subita, che spingono Enzo Tortora a scrivere, dal carcere, alla compagna Francesca, molte lettere, quarantacinque in tutto. Quelle lettere sono ora un libro che, sabato 17 Settembre, la destinataria presenterà ad Arezzo. Sono passati trent’anni dalla loro stesura e Francesca non le ha mai pubblicate perché ha sempre pensato che fossero solo sue. Ma per il timore che, alla sua morte, potessero diventare carta straccia, ha deciso farne conoscere il contenuto, per dimostrare il valore un uomo che può rappresentare un esempio per tutti, in particolare per e nuove generazioni. Lì c’è tutto il dolore di un innocente, ingiustamente accusato, fatto passare per un mostro della camorra e del traffico della droga. “Enzo sapeva scrivere raccontando per immagini, ogni lettera è una pagina di letteratura dove traspare immediatamente la consapevolezza di una storia, che non era un errore casuale ma basata sulla volontà di costruirlo come colpevole. Questa consapevolezza è la denuncia di come quell’inchiesta fu portata avanti“.

L’Associazione aretina Cultura Nazionale presenta, Sabato 17 Settembre 2016 – ore 17.00 – Borsa Merci – Piazza Risorgimento Arezzo – “Giustizia Ingiusta” – con Francesca Scopelliti, per la presentazione del libro “Lettere a Francesca. Interverranno Cristiano Romani, Presidente di Cultura Nazionale e l’Avvocato Antonio Bonacci che esporrà sul tema della carcerazione preventiva. Ci saranno. inoltre, Roberto De Fraja, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Arezzo, Simone De Fraia, Presidente della Camera Penale di Arezzo, Alessandro Ghinelli.

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Festival dei due Mondi a Spoleto –

Dal prossimo 24 Giugno al 10 Luglio 2016 torna il Festival dei due mondi a Spoleto. Il Festival dei due mondi è molto conosciuto, non solo in Italia, e rappresenta una rassegna di spettacoli di musica classica, opere, danza, teatro, eventi speciali e mostre d’arte. Questa cinquantanovesima edizione si aprirà con “Le nozze di Figaro” di Mozart mentre la cerimonia di chiusura vedrà l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, con Stefano Bollani al pianoforte. Il festival sta ricevendo un sempre crescente apprezzamento, in particolare sotto la guida di Giorgio Ferrara, è cresciuto affermandosi come evento di risonanza internazionale.
Gli organizzatori del Festival hanno deciso di rendere disponibili ben 5000 biglietti al costo simbolico di 1 Euro per disoccupati, cassaintegrati o appartenenti a categorie sociali in temporanea difficoltà.

Tutte le informazioni disponibili nel sito della manifestazione.

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“La leggenda della Vera Croce” al Teatro Petrarca –

“Piero l’oro di Arezzo” al Teatro Petrarca, sabato 16 Aprile 2016 – Ore 21,15 – Serata dedicata alla proiezione del documentario “La leggenda della Vera Croce” di Alessandro Perrella e di “Cuneo di luce” di Patrizia Fazzi, opere già presentate in anteprima assoluta a Milano Expo 2015. Sul palco del teatro anche un intervento musicale della Filarmonica “Guido Monaco”, mentre a presentare la serata sarà Marzia Fontana, con un’introduzione ai due lavori da parte di Pier Luigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici. La proiezione e la valorizzazione del lavoro di Piero della Francesca cade nell’anno in cui ricorre il seicentenario dalla nascita del pittore del Rinascimento.

Dopo essersi occupato de “La Madonna del Parto”, il regista Alessandro Perrella, si è occupato del capolavoro di Piero, conservato nella Basilica di San Francesco, nella Cappella Bacci. Il ciclo si è ispirato ad una antica leggenda, tanto cara ai francescani, scritta da Jacopo da Varagine o da Varazze, una leggenda in cui la storia si combina misteriosamente con notizie che, apparentemente, non hanno alcun riscontro storico ma che, hanno un senso per la cristianità. Lo stesso Vittorio Sgarbi, molto recentemente, dopo le stragi di Bruxelles ha dichiarato che “l’indifferenza nei confronti della cristianità è contraddetta dai dipinti del Ciclo della Vera Croce. L’Europa ha una storia che è rappresentata emblematicamente da Piero della Francesca ad Arezzo”.

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Donna Assunta Almirante ad Arezzo –

Sabato 30 Aprile, ore 17.30, Sala rosa del Palazzo Comunale, presentazione del libro “Almirante, biografia di un fascista” – parteciperà l’autore Aldo Grandi, Donna Assunta Almirante e la Figlia di Assunta e Giorgio Almirante, Guliana De’ Medici. Modera Aura Nobolo. L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Cultura Nazionale” il cui Presidente è Cristiano Romani.

Al di là degli aspetti ideologici, un approfondimento sulla vita di Giorgio Almirante rappresenta un’occasione per comprendere meglio la storia di questo paese. Il libro, che verrà presentato ad Arezzo il prossimo 30 Aprile, è stato scritto per meglio mettere a fuoco il politico e l’uomo. Di famiglia aristocratica, figlio di un attore, giornalista apprezzato, repubblichino e poi ministro della RSI, fondatore del Movimento sociale, fascista convinto e mai pentito, Giorgio Almirante è stato un politico di rilievo della Prima Repubblica. Eppure la sua biografia presenta zone d’ombra, che meritano di essere esplorate. Un bilancio della sua esperienza politica non è mai stato fatto. Per gli storici e i giornalisti di sinistra è sempre stato troppo fascista per meritare di essere raccontato. Per la destra è diventato troppo presto un mito per essere messo in discussione. A cent’anni dalla nascita, la prima grande biografia del “fascista in doppiopetto”.

La presenza della moglie e della figlia renderanno l’incontro più gradito, per l’opportunità di poter intravedere, nei racconti dell’autore, anche il marito ed il padre. Padre di Giuliana che ha dovuto assumere il cognome del Marchese De Medici, primo marito della madre, al quale Assunta era ancora sposata, quando nacque la bambina, non essendo ancora in vigore la legge sul divorzio. Assunta e Giorgio sono riusciti a sposarsi solo nel 1969,anche se Giuliana era nata nel 1958. “Non ci sono più politici degni di essere chiamati tali” dice Donna Assunta. Giorgio Almirante è nato a Salsomaggiore Terme nel 1914 da famiglia siciliana, storico segretario del Movimento Sociale Italiano di cui è stato cofondatore nel 1946. Si laurea in lettere a 23 anni ma già a 17 scrive su “Il tevere”. Nel 1940 va come corrispondente di guerra in Africa e torna con una croce a valore militare. Torna a fare il soldato, i tedeschi lo arrestano e lui aderisce alla Repubblica di Salò e seguono due anni di clandestinità nei quali assume il nome di Giorgio Alloni. Nipote di attore e calciatore dilettante da giovane, amava la cucina genovese e Dante e Pirandello in letteratura. Quando fu eletto segretario del suo partito disse “Fanno me perché il più scalcagnato di tutti”..

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Sosta Palmizi a Castiglion Fiorentino –

18 Febbraio 2016 – Teatro Mario Spina Castiglion Fiorentino – la danza contemporanea di Sosta Palmizi con due spettacoli interessantissimi: Da dove nascono le stelle e Lasciati amare.

L’attività del Teatro Mario Spina di Castiglion Fiorentino è molto composita ed ambiziosa. La programmazione non comprende solo spettacoli teatrali. In questo caso si tratta di uno spettacolo di danza contemporanea, una forma espressiva che nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. Il libro di Doris Humprey, The art of making dances del 1958, contiene i primi elementi costitutivi della danza contemporanea che, negli anni, si è arricchita di molti elementi nuovi come video o musica elettronica. Le coreografie contemporanee sono molto suggestive ma rappresentano un elemento di rottura rispetto alla immutabile danza classica.

Il ruolo del danzatore è cambiato nella danza contemporanea: un danzatore spesso autore di sé stesso, al quale il coreografo lascia più spazio creativo rispetto al passato. Il coreografo contemporaneo delega spesso al danzatore la creazione di frasi coreografiche, che poi assembla e inserisce in un contesto e in uno spazio. Per fare ciò, l’improvvisazione diventa uno strumento indispensabile per la creazione coreografica, una tecnica di ascolto del proprio corpo e dell’ambiente.

L’Associazione Sosta Palmizi, diretta da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, agisce sul territorio aretino da circa vent’anni, promuovendo l’attività coreografica dei direttori artistici e dei suoi Artisti Associati, come realtà di riferimento nell’ambito della creatività coreutica contemporanea, sensibile alla formazione e all’accompagnamento delle giovani generazioni.

DA DOVE NASCONO LE STELLE
di Giorgio Rossi e Simone Sandroni
con Elisa Canessa e Fabritia D’Intinoluci Cesare Lavezzoli
costumi Giorgio Rossi
testi Simone Sandroni, Giorgio Rossi, Elisa Canessa
collaboratori Elvira Zuñiga Porras, Erica Archinucci
produzione Déjà Donné/Associazione Sosta Palmizi
Giorgio Rossi e Simone Sandroni cercano di trasmettere vita attraverso la danza trasponendola sulla scena in emozione silenziosa e intensa, per lasciare agli spettatori leggerezza, gioia e commozione.

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L’uomo delle stelle – Mostra astrofotografica –

“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai silenziosa luna?..” recitava Leopardi ne “Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia”. Il cielo, le stelle e tutto il firmamento hanno, da sempre affascinato ed attratto l’uomo, tanto da spingerlo ad osservare la volta celeste immaginando che la posizione delle stesse influenzasse i destini degli uomini.
Roberto Capacci è un giovane fotografo nato ad Arezzo nel 1986, appassionato di Astronomia e Fotografia si occupa , non solo di fotografare ed osservare ciò che accade sopra di noi,ma anche di organizzare un’attività di divulgazione scientifica attraverso serate dedicate alla osservazione ed alla spiegazione. Con questa finalità giovesì 11 Febbraio, alle 21,15, al dopo lavoro ferroviario di Arezzo, accanto alla Stazione, a cura di Fotozoom, serata dedicata alla fotografia astronomica. La mostra si chiama “L’uomo delle stelle”. L’ingresso è gratuito.

Gran parte delle immagini che troverete, o avete già avuto modo di vedere, sono state pubblicate più volte da riviste nazionali e internazionali, pluripremiate da siti specializzati.

Polo Nord Lunare

Polo Nord Lunare

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