Donna Assunta Almirante ad Arezzo –

Sabato 30 Aprile, ore 17.30, Sala rosa del Palazzo Comunale, presentazione del libro “Almirante, biografia di un fascista” – parteciperà l’autore Aldo Grandi, Donna Assunta Almirante e la Figlia di Assunta e Giorgio Almirante, Guliana De’ Medici. Modera Aura Nobolo. L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Cultura Nazionale” il cui Presidente è Cristiano Romani.

Al di là degli aspetti ideologici, un approfondimento sulla vita di Giorgio Almirante rappresenta un’occasione per comprendere meglio la storia di questo paese. Il libro, che verrà presentato ad Arezzo il prossimo 30 Aprile, è stato scritto per meglio mettere a fuoco il politico e l’uomo. Di famiglia aristocratica, figlio di un attore, giornalista apprezzato, repubblichino e poi ministro della RSI, fondatore del Movimento sociale, fascista convinto e mai pentito, Giorgio Almirante è stato un politico di rilievo della Prima Repubblica. Eppure la sua biografia presenta zone d’ombra, che meritano di essere esplorate. Un bilancio della sua esperienza politica non è mai stato fatto. Per gli storici e i giornalisti di sinistra è sempre stato troppo fascista per meritare di essere raccontato. Per la destra è diventato troppo presto un mito per essere messo in discussione. A cent’anni dalla nascita, la prima grande biografia del “fascista in doppiopetto”.

La presenza della moglie e della figlia renderanno l’incontro più gradito, per l’opportunità di poter intravedere, nei racconti dell’autore, anche il marito ed il padre. Padre di Giuliana che ha dovuto assumere il cognome del Marchese De Medici, primo marito della madre, al quale Assunta era ancora sposata, quando nacque la bambina, non essendo ancora in vigore la legge sul divorzio. Assunta e Giorgio sono riusciti a sposarsi solo nel 1969,anche se Giuliana era nata nel 1958. “Non ci sono più politici degni di essere chiamati tali” dice Donna Assunta. Giorgio Almirante è nato a Salsomaggiore Terme nel 1914 da famiglia siciliana, storico segretario del Movimento Sociale Italiano di cui è stato cofondatore nel 1946. Si laurea in lettere a 23 anni ma già a 17 scrive su “Il tevere”. Nel 1940 va come corrispondente di guerra in Africa e torna con una croce a valore militare. Torna a fare il soldato, i tedeschi lo arrestano e lui aderisce alla Repubblica di Salò e seguono due anni di clandestinità nei quali assume il nome di Giorgio Alloni. Nipote di attore e calciatore dilettante da giovane, amava la cucina genovese e Dante e Pirandello in letteratura. Quando fu eletto segretario del suo partito disse “Fanno me perché il più scalcagnato di tutti”..

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b&b arezzo Francesco Redi